© foto Garbani

In questi mesi Ajla ha brillato nei vari meeting a cui ha partecipato: dal super tempo sia nei 150 m a Macolin che nei 200 m a Papendal, alle vittorie dei 100 m ai Diamond League di Monaco e Stoccolma, ai 100 m in 11”08 a Bulle, alla vittoria al Galà dei Castelli davanti a forti atlete tra cui Dafne Schippers.

La stagione estiva è ormai giunta a termine e Ajla ha lasciato il segno anche a Roma con un quarto posto dietro la giamaicana Thompson-Herah (vincitrice e medaglia d’oro a Rio 2016), l’americana Hobbs e l’ivoriana Ta Lou.

Grande Ajla!

Buona lettura e continuate ad allenarvi!

Ci sono dei piccoli segreti per allenarsi che vorresti condividere con noi?

Il “segreto” più importante è quello di restare sempre appassionati a ciò che si fa, ma anche di cercare nuovi challenge e nuovi obiettivi.
Per esempio, imparare nuovi esercizi più complicati stimola sia le capacità motorie che psichiche.

Se una persona si avvicinasse alla corsa per la prima volta, come consiglieresti di procedere (pianificazione degli allenamenti)?

Come per la ripresa, consiglierei a un nuovo “runner” di andare in maniera progressiva, magari cominciando con una o due volte a settimana, con sessioni non troppo lunghe. Partendo da 15′-20′, salendo poi pian piano in chilometraggio, sessioni e durata.

Quali sono a tuo avviso i momenti più difficili durante una corsa?

Tendenzialmente essendo una sprinter mi capita raramente di dovere fare dei footing. Quando devo però farlo, tendo a cominciare con un ritmo troppo elevato, stancandomi in fretta. Vedere che il cronometro non avanza per arrivare a 15 minuti a volte è estenuante.

E’ importante conoscere ed ascoltare il proprio corpo?

Ascoltare il proprio corpo è la chiave principale in tutti gli sport.
Se siamo in forma, possiamo sentirlo dal passo facile, e talvolta quando siamo più stanchi, la falcata costa più energie. E’ importante dare al proprio corpo le buone basi per aiutarci a fare sport: una buona notte di sonno, una buona dieta, ma anche una buona dose di distrazioni.

Quali sono le cause più frequenti degli infortuni? Come prevenirli e gestirli?

Spesso gli infortuni sono dovuti al sovraccarico: è necessario rendersi conto quanto è meglio prendersi un giorno di pausa piuttosto che andare a fare per forza un allenamento perché è il giorno in cui solitamente ci alleniamo. Una cosa che consiglierei, anche per chi corre saltuariamente, è di andare ogni tanto a fare un massaggio per distendere i muscoli. E’ un modo per dire “grazie” al nostro corpo.

Ginnastica, irrobustimento e stretching: cosa ne pensi?

E’ importante scaldarsi e prepararsi bene per la propria sessione. La ginnastica, l’irrobustimento e lo stretching sono un ottimo complemento alla corsa. Si possono fare sia prima che dopo la corsa e non prendono tanto tempo.

Alimentazione/nutrizione: quali consigli puoi darci?

Da qualche mese ho cambiato la mia colazione: mi preparo un porridge di avena, piuttosto che mangiare pane. E’ un pasto nutriente e nella ciotola lo si può rendere vivace con frutta, semi e miele (per una coretta alimentazione è importante chiedere consiglio a un medico o a uno specialista – ndr).

Abbigliamento: quali sono gli elementi da valutare per la scelta delle scarpe da corsa

Per me è importante avere una scarpa che tiene la caviglia in modo stabile e che non abbia una suola troppo molle.

A tuo avviso perché bisogna assolutamente venire a correre all’Ascona-Locarno Run (o un buon motivo per cui iscriversi all’Ascona-Locarno Run)?

Prima di tutto perché offre un panorama indimenticabile.
L’Ascona-Locarno Run ha uno degli scenari più belli della Svizzera, ed è organizzata nel rispetto della natura (trasporto pubblico gratuito da tutta la Svizzera per tutti i partecipanti alle gare novità 2021 e qualche altra novità – ndr.). È inoltre un percorso adatto a tutti i tipi di corridori e gli organizzatori hanno a cuore l’esperienza di ciascuno dei partecipanti.
La Ascona Locarno Run è in grado davvero di soddisfare tutti!

Fine dell’intervista.